LUCE SI', LUCE NO
Lampioni dannosi: i ragazzi intervengono
Lago
31/01/01
Partendo da una attenta osservazione
nella località di Pradolin, la via più alta di Lago, in particolare
dall'abitazione di Monica Da Rodda, si notano nel paese molti fasci luminosi
e luce diffusa provocata dai lampioni.
Questo ci ha spinto a osservare
con attenzione il sistema di illuminazione pubblica e privata.
Nel comune di Revine Lago sono
istallati dei lampioni che non rispettano le leggi regionali antiinquinamento
luminoso che dovrebbero essere rimpiazzati da altri modelli che danneggiano
meno l'atmosfera soprattutto in piazza. La visibilità del
cielo è quasi nulla a causa di questi lampioni, inoltre nei giardini
privati ci sono i lampioni a sfera e, nella chiesa, per illuminare il mosaico
hanno posto due faretti che rivolgono la luce dal basso all'alto.
Nelle piazze, nei centri e negli
incroci c'è molta luce e forse anche troppa mentre in alcuni vicoli
dei nostri paesi non c'è illuminazione bisogna andare in giro con
pile o candele: quindi ci chiediamo perché non si possano installare
nei vicoli dei piccoli lampioni opportunamente schermati.
La luce dispersa nell'atmosfera
è molto dannosa, altera l'habitat di animali e di molte piante,
di notte non si vedono le stelle e molte persone soffrono addirittura di
insonnia per colpa di questa luce e per riposare sono costrette a chiudere
i balconi, le tapparelle o le serrande. Questo significa che l'inquinamento
luminoso ha molteplici effetti, che prima di iniziare il nostro studio
non ci saremmo mai immaginati.
Inoltre anche l'UNESCO nella sua
dichiarazione universale dei diritti delle generazioni future, ha sancito
che le persone che abiteranno la Terra in futuro, hanno diritto di vedere
il cielo come lo vediamo noi adesso.